Sono sempre di più gli appassionati delle escursioni sulle Dolomiti e gli arrampicatori che scelgono di trascorrere qualche giorno in una delle baite in Alto Adige. È bene sapere che un’escursionista deve essere munito di attrezzi specifici e di un abbigliamento ben preciso e adeguato per scalare le montagne.
Attrezzatura necessaria per arrampicate
Tra questi strumenti c’è l’imbrago, uno strumento basilare che garantisce la sicurezza durante l’arrampicata. Consiste in larghe cinture di stoffa , collegate tra di loro che permettono l’assicurazione alla corda.
Il freno invece interagisce con la corda, a cui sono untiti i costituenti della cordata, garantendo così un arresto immediato in caso di caduta. L’attrezzo che permette invece una discesa su corda è il discensore.
Tra gli strumenti utilizzati vi è poi anche il moschettone, un anello di metallo che da una parte risulta incompleto e che ne permette l’apertura e la chiusura del medesimo.
Un altro strumento di sicurezza è il rinvio, costituito da due moschettoni uniti tra di loro da una fettuccia di nylon o di dyneema. Attraverso questo attrezzo è possibile agganciare velocemente la propria corda ad un punto di ancoraggio.
Continuando l’elenco dell’attrezzatura del buon scalatore troviamo i chiodi di roccia, ovvero degli ancoraggi di metallo che hanno la funzione di proteggere l’arrampicatore piazzandoli direttamente nella roccia, in caso di caduta oppure per una semplice sosta.
I dadi, chiamati anche nut, invece sono blocchetti di metallo, ovvero degli attrezzi utilizzati per l’assicurazione durante l’ascensione di una roccia. Per quanto riguarda l’abbigliamento non bisogna dimenticare che sono di fondamentale importanza anche le scarpette da arrampicata, chiamate anche varappe.
Stili di arrampicata
L’arrampicata sportiva sta diventando una delle attività sportive preferite per chi decide di trascorrere un weekend cedendo al fascino delle Dolomiti così come per chi è un amante delle escursioni sulle vette più alte. L’arrampicata è uno sport che richiede una buona condizione fisica oltre che psicologia. Questa può essere arrampicata libera o arrampicata artificiale.
Nell’arrampicata libera lo scalatore utilizza nella progressione solo il suo corpo, ovvero mani nudi e piedi, oltre che gli attrezzi base quali: la corda, il discensore, l’imbrago, i moschettoni, i nuts, i rinvii e i friends, che servono a proteggere lo scalatore nel caso di una caduta.
Nell’arrampicata artificiale invece lo scalatore utilizza diversi strumenti che lo aiutano e lo agevolano durante la progressione.
In questo stile di arrampicata i tipici attrezzi utilizzati sono: spit, chiodi, cordini in nylon, e altri strumenti caratteristici della scalata artificiale come le staffe o ancora gli skyhook.
Il percorso che uno scalatore affronta durante l’arrampicata viene definita via d’arrampicata. È possibile distinguere anche la salita di una via di arrampicata in base a come questa viene praticata.
Tra queste vi è la salita “in moulinette”, “a vista”, “flash” e “lavorata”. Esiste inoltre uno stile di arrampicata, chiamata “free solo”, che viene considerato uno sport estremo a tutti gli effetti, poiché lo scalatore si arrampica senza alcuna sicurezza.
Oltre allo “free solo” esiste anche il “bouldering”, un arrampicamento che viene svolto senza alcuna assicurazione e su piccoli massi fino a 6 metri di altezza.
Le tecniche di arrampicamento sono varie e queste dipendono da diversi fattori, quali esperienze personali, stile individuale, conformazione corporea, ecc.