Le centrali biomasse sono utilizzate soprattutto per alimentare apparati di dimensioni ridotte, che generalmente hanno una potenza non superiore a 0,5MWt. In linea di massima questi impianti non producono energia elettrica ma acqua calda, che sarà poi impiegata per uso sanitario o per il riscaldamento.
La parte più importante delle centrali biomassa è la caldaia a fiamma inversa, nella quale la camera di combustione si trova sotto il piano in cui il combustibile è inserito. All’interno della caldaia ci sono delle ventole, che hanno il compito di dividere l’aria in due flussi. Il primo flusso è diretto sul combustibile e aiuta l’inizio alla combustione. I gas che si generano scendono nella seconda camera, dove incontrano il secondo flusso e completano la combustione.
Il procedimento della combustione è lento. Le centrali biomasse sono dotate anche di un boiler per l’acqua sanitaria, di una centralina di controllo e di un accumulatore di calore.
Vantaggi e svantaggi delle biomasse
Tra i vantaggi sostanziali, ovviamente troviamo:
- Il costo nettamente inferiore rispetto i soliti combustibili di origine fossile;
- Non tutti sanno che le biomasse, rappresentano una fonte di energia rinnovabile ed inesauribile, al confronto dei combustibili fossili;
Proprio per questo motivo, in Italia così come per l’Europa, nelle più grandi città vengono promosse sempre più gare d’appalto riguardo ad argomenti del genere tra bioedilizia e fonti rinnovabili. L’utilizzo delle biomasse comporta però anche degli svantaggi, che riportiamo di seguito:
- Le biomasse hanno un potere calorifico minore dei combustibili fossili.
- L’origine vegetale e animale delle biomasse rende la loro produzione realizzabile solo in alcuni in alcuni periodi dell’anno, ad esempio il legno si raccoglie durante il periodo invernale.
- Hanno una bassa resa per ettaro, per alimentare una centrale biomassa di grandi dimensioni occorre dedicare alla coltura delle biomasse, una porzione di territorio grande quanto una regione italiana.
La classe energetica casa
Dal 1 gennaio 2012 è obbligatorio inserire all’interno, in primis degli annunci immobiliari e poi nei contratti d’affitto e di compravendita la relativa classe energetica casa che può essere rintracciata dal venditori o da colui che intende affittare all’interno dell’Attestato di Certificazione Energetica i valori di efficienza dell’edificio e la dichiarazione energetica a norma dell’edificio in questione.
I contratti di locazione e di compravendita dovranno riportare la classe energetica casa e scrivere all’interno del documento una dichiarazione di entrambe le parti relativa alla certificazione dell’edifico.
É in definitiva necessaria la certificazione per tutti i tipi di impianti presenti nell’edificio quali: riscaldamento, acqua, illuminazione, impianti igienico-sanitari, sistemi di ventilazione.